Autore FT Arnaud Simon
La miofibrolisi, o fibrolisi diacutanea, viene chiamata anche “fibrolisi mio-aponeurotica” o “Ekman Therapy”, dal nome del suo inventore Kurt Ekman.
Kurt Ekman, un fisioterapista svedese, lavorò insieme al Dr. Cyriax nel 1970 a Londra e comprese rapidamente i limiti del lavoro manuale con le dita, come il MTP, inventando perciò un modello di gancio.
I ganci consentono di raggiungere strutture anatomiche precise ed esplorare piani di scorrimento dei tessuti profondi. Il Dr. Guimberteau ha ampiamente studiato questi piani di scorrimento inter-tissutali che garantiscono la continuità istologica. Egli parla di un sistema multi-micro-vacuolare di assorbimento dinamico. Al di là di questo complesso nome, bisogna capire che questi piani di scivolamento sono collegati tra loro e che permettono a tutti i tessuti di adattarsi durante la compressione o l’allungamento.
Questo sistema si evolve nel tempo e in relazione al suo ambiente come nel caso di un edema che dilaterà i vacuoli e altererà i piani di scorrimento. Un’aderenza causerà una mancanza di mobilità che porterà a un arricchimento di collagene con conseguente irrigidimento della struttura fibrillare. Questo irrigidimento andrà anche nella direzione dell’alterazione dei piani di scorrimento.
La miofibrolisi consentirà una mobilizzazione delle partizioni intermuscolari con due azioni principali: il pompage intravacuolare e il rilascio di tensioni fibrillari per garantire il ripristino della qualità dei tessuti di scivolamento.
In termini di pratica, i set di ganci normalmente sono costituiti da diversi ganci, tra 3 e 5, con curvature diverse. Il gancio utilizzato sarà il gancio la cui curvatura viene riempita dalla struttura agganciata. La fibrolisi si può eseguire su strutture come retinacoli o legamenti, muscoli più o meno voluminosi, così come su strutture piatte difficili da agganciare dove l’approccio è difficoltoso, come gli erettori del rachide (muscoli spinosi, lunghissimi o ileocostali).
Nella fibrolisi diacutanea, ci sono due punti chiave. Innanzitutto, poiché l’aggancio deve essere preciso, la tecnica richiede una conoscenza anatomica perfetta dell’apparato muscolo-scheletrico. Infatti, la miofibrolisi deve essere fatta tra le strutture a livello dei piani di scorrimento, quindi ci vuole una conoscenza topografica di tutte le strutture.
In secondo luogo, la tecnica richiede destrezza manuale nell’anatomia palpatoria per percepire le perdite degli scivolamenti tissutali.
In sintesi, la fibrolisi diacutanea richiederà una doppia conoscenza dell’anatomia: identificare tutte le strutture anatomiche osteoarticolari, muscolo-tendinee e neurovascolari; essere in grado di palparle e, soprattutto, di differenziarle al fine di normalizzarne il piano di scorrimento.
Le indicazioni per la fibrolisi diacutanea sono molteplici. Meccanica, per togliere le aderenze traumatiche; vascolare, per il trattamento delle sindromi trofiche; infine, neurologica per il trattamento delle nevralgie.
Infine, la fibrolisi diacutanea è una delle tecniche la cui efficacia è dimostrata dalla scienza. Molti articoli validano la tecnica su patologie come conflitti subacromiali, contratture muscolari o tendinopatie e, ancora, su problemi neurali come la sindrome del tunnel carpale.
Per concludere, al fine di comprendere appieno l’importanza dei fibrolisori e dei suoi effetti, uno studio ha dimostrato un aumento della lunghezza dei fascicoli muscolari e una riduzione della tensione passiva sul tricipite surale dopo 10 minuti di fibrolisi diacutanea.

Arnaud Simon:
Fisioterapista e Osteopata
Coordinatore del dipartimento di riabilitazione del centro ospedaliero di Guingamp.
Docente presso l’istituto di formazione in Fisioterapia di Rennes (anatomia , biomeccanica).
Membro del Direttivo regionale e dipartimentale della gioventù e dello sport della bretagna (supervisione degli studenti in Fisioterapia nella cura degli atleti di alto livello /Francia – Rennes)
Docente di anatomia Palpatoria presso il dipartimento di Fisioterapia dell’Università di Marsiglia (Francia).
Se l’argomento è di tuo interesse viene a scoprire la nostra esclusiva formazione “Diagnosi palpatoria e Miofibrolisi Diacutanea”
